ADSL DSL SDSL VDSL
La tecnologia DSL (Digital Subscriber Line) nasce negli anni ottanta e comprende: |
ADSL HDSL
SDSL VDSL
ADSL ( Asymmetric Digital Subscriber
Line).
L'ADSL è una tecnologia in grado di utilizzare le normali linee telefoniche
analogiche per connessioni digitali. Le velocità che teoricamente è possibile
raggiungere grazie a questo metodo di connessione superano grandemente quelle di
un collegamento attraverso modem analogico. Il collegamento ADSL utilizza
infatti bande di frequenza completamente differenti rispetto a quelle che sono
normalmente utilizzate da una connessione analogica. La natura asimmetrica del
collegamento ADSL rende questa tecnologia una soluzione ideale per gli utenti
Internet che abbiano bisogno di una grande velocità in fase di ricezione (
download ) ed buona velocità di invio dei dati ( upload ).
Asymmetric Digital
Subscriber Line: si tratta di una
tecnologia asimmetrica. Le velocità che teoricamente possono essere raggiunte
grazie a questo metodo di connessione sono abbastanza elevate, anche se esistono
offerte più limitate; tecnicamente ADSL
consentirebbe di raggiungere fino a 8 Mbps in downstream e 640 Kbps in upstream.
Essendo dedicate alla comunicazione dati, frequenze che sono completamente
differenti rispetto alla comunicazione telefonica, si ha come conseguenza che
anche se si stanno scambiando dei dati è possibile effettuare delle telefonate
tradizionali (sia in invio che in ricezione).
Per utilizzare ADSL è necessario avere
una linea analogica con un filtro
per separare le bande di
frequenza assegnate alla connessione in Internet da quelle della fonia classica,
in modo da non ricevere disturbi nell’apparecchio telefonico. Nel caso di
un impianto con linea ISDN occorre un'altra linea analogica.
Il seguente grafico illustra l'insieme delle bande di frequenza audio
e dati
sulla stessa linea analogica.
Il percorso dei dati su linea ADSL è lo stesso che viene seguito dalla
normale telefonata solo fino al centro di commutazione più vicino ( centrale
telefonica ).
Vengono distinti due modi di connessione
differenti, i quali comunque garantiscono l’utilizzo della linea sia in fonia
che in dati. Infatti nel primo caso (ed è quello più comune nel caso di
utenze domestiche) si installa su ogni presa telefonica un microfiltro che permette di utilizzare in ogni
diramazione sia il servizio ADSL che il comune telefono o fax.
Nel secondo caso viene installato prima del centralino un dispositivo
che prende il nome di splitter per effettuare questo
"taglio" di frequenze all’arrivo della linea telefonica
nell’edificio in questione. In questo secondo caso la linea ADSL non arriverà necessariamente fino a
tutti gli ambienti dove invece è presente la linea telefonica. Il lato positivo
è dato dal fatto che non è necessario fornire tutte le prese telefoniche di
microfiltri.
Non esiste una tecnologia da preferire in tutti i casi,
sebbene l’utilizzo dello splitter garantisca maggiore qualità, evitando che
il segnale ad alta frequenza passi per tutte le derivazioni presenti
nell’edificio.
Continuando il percorso della
linea ADSL si arriva alla centrale di
commutazione ( centrale telefonica ) e qui direttamente allo splitter che come è avvenuto nella
sede del cliente separa le frequenze della linea telefonica da quelle della
linea dati. In questo modo, le frequenze telefoniche prendono la strada della
PSTN, ( linea analogica classica ) invece quelle dati (ADSL) vengono convogliate
verso un dispositivo che prende il nome di DSLAM (DSL Multiaccess).
Per poter utilizzare l' ADSL occorrono
un modem ADSL e gli appositi filtri (o splitter)
di cui abbiamo parlato prima. Il modem ADSL consente di ricevere e trasmettere i
dati in formato digitale sfruttando completamente l'ampiezza di banda delle
normali linee telefoniche analogiche.
Quando sulla linea telefonica è abilitata ADSL, la banda disponibile viene
suddivisa in tre sotto-bande di frequenza distinte: una dedicata alla ricezione
dei dati da Internet (downstream), una dedicata all'invio dei dati verso
Internet (upstream) ed un'altra molto ristretta riservata al traffico voce.
Grazie ai filtri che mantengono separato il traffico voce da quello dati,
è quindi possibile utilizzare il telefono o ricevere fax mentre si è collegati
ad Internet.
XDSL
HDSL Hi bit-rate DSL oppure High Speed DSL : è caratterizzata da
una velocità elevata e simmetrica. Le velocità sono di
1,544 Mbps negli Stati Uniti e sfrutta due doppini - fili telefonici , tuttavia esiste anche
tipo di questa tecnologia che prende il nome di HDSL2 e
prevede l’utilizzo di un solo doppino con velocità di 2,048 Mbps sempre in
modo simmetrico. L’HDSL2 è più standardizzata e presenta maggiore
interoperabilità da parte di diversi gestori.
SDSL Symmetric
DSL: tecnologia simmetrica che sfrutta un solo doppino di
rame con velocità di 768 Kbps
(chiaramente sia in upstream che in downstream). Il difetto più marcato dell’SDSL
è dato dalla distanza massima che deve intercorrere tra il luogo di utilizzo e
il centro di commutazione telefonica più vicino; il tratto non deve infatti
superare i 3.3 Km il che rende questa metodologia non sempre
utilizzabile.
VDSL
Very-High-Speed DSL: la più recente della famiglia DSL: consente infatti di sviluppare in
modo asimmetrico velocità che possono raggiungere 13-52 Mbps in downstream e da
1,5 a 6 Mbps in downstream. Purtroppo la distanza tra il luogo di utilizzo e la centrale di
commutazione più vicina deve essere sempre compresa tra i 350 e i 1500
metri. E' possibile inoltre sfruttare questa tecnologia solo se si è in
presenza di un doppino telefonico ritorto e fibra ottica.
DSLAM
DSL Access Multiplexer:
la funzione
fondamentale di questo dispositivo è quella di gestire contemporaneamente
diversi accessi ed ha sede nelle centrale di commutazione.
Infatti attraverso DSLAM non passano solo i dati che sono diretti ad
Internet, ma potenzialmente possono transitare anche tutte le altre
comunicazioni a banda larga. Molto spesso nel DSLAM è già integrato uno
splitter che "taglia" le frequenze per la PSTN e le distingue da
quelle per Internet. Ma oltre a questo "lavoro" si occupa anche
dell’instradamento dei pacchetti IP verso la rete di tipo ATM. La
funzione fondamentale del DSLAM è quella di ricevere da diversi canali (case
e/o uffici) differenti flussi di dati e convogliarli in un unico canale IP o ATM
(nel nostro caso).
Inoltre gestisce indifferentemente i dati sia che vengano strutturati con la
modalità CAP che con la modalità DMT.
ATM
Una volta che il segnale passa per il DSLAM entra in una rete di tipo ATM.
Asyncronus Transfer Mode si tratta di una tecnologia che permette di effettuare
delle trasmissioni di dati, voce, video ecc.
Si tratta di un protocollo
che prevede la frammentazione dei dati in pacchetti
chiamati "celle". Queste celle sono di 53 Byte, 5 sono dedicati all’header
del pacchetto e gli altri 48 sono attribuiti al trasporto delle informazioni.
Il commutatore ATM in alcuni casi potrebbe essere integrato nel DSLAM
tuttavia i gestori solitamente preferiscono utilizzare due macchine separate per
garantire maggiore
configurabilità e facilità di gestione.
La comunicazione in un ATM si svolge attraverso un doppio livello gerarchico;
il canale virtuale (Virtual Channel) e il percorso virtuale (Virtual Path). Il
percorso di ogni singola cella viene definito da due parametri che si chiamano
rispettivamente VPI (Virtual Path Identifier) e il VCI (Virtual Channel
Identifier).
La funzione di questi due valori è quella di permettere di instradare la
cella ATM nel percorso corretto, quello che appunto porterà i dati a
destinazione. Infatti la rete ATM è suddivisa in canali che vengono occupati
dal passaggio delle celle, il valore VCI infatti è quel parametro che
identifica il canale che viene utilizzato nell’ATM per il passaggio dati
Internet. Inoltre è necessario anche individuare il percorso che la cella deve
effettuare nella rete dei server ATM. Questo valore è specificato
dal parametro VPI, che indica il percorso che la cella stessa deve compiere
all’interno della rete per occupare sempre lo stesso canale (VCI).
Nella configurazione della connessione in alcuni casi (vedi configurazione
ethernet di 3Com) è necessario specificare i valori del VPI e del VCI. Nel
nostro caso sarà necessario inserire i valori VPI: 8 e VCI: 35.
I pacchetti di dati che viaggiano con protocollo PPP nel caso dell’ADSL ,
dovendo passare per una rete ATM vengono a loro volta incapsulati nella
cella ATM, ottenendo in questo modo il pacchetto che prende il nome di PPPoA,
ossia PPP over ATM. Nel caso in cui il pacchetto PPP passi anche attraverso una
rete ethernet, questo verrà prima incapsulato nel
pacchetto ethernet e solo successivamente nel
pacchetto ATM, in questo caso avremo un pacchetto PPPoE altrimenti chiamato PPP
over Ethernet.
Nella configurazione del modem ADSL 3Com Dual Link anche qualora si scelga la
soluzione ethernet sarà necessario selezionare l’opzione PPPoA (over ATM).
Il pacchetto ATM
è di 53 Bytes di cui i primi 5 attribuiti
all’header e gli altri 48 al playload (trasporto dati).
I primi 5
comprendono:
GFC -
Generic Flow Control: necessario per il controllo della
congestione.
VPI/VCI -
Virtual Path Identifier/Virtual Channell Identifier:
per l'instradamento, ovvero una volta determinato
l'indirizzo ATM a cui connettersi, questi identificativi sono
utilizzati dagli switch del collegamento per instradare i pacchetti
PT -
Payload Type: Identifica la cella ATM
è di traffico utente
o di traffico di management
CLP -
Cell Loss Priority: se vale 1 la cella può essere scartata
in caso di congestione dello switch
HEC -
Header Error Control: risultato di un codice ciclico
applicato solo sull'header della cella.
Tutte queste specifiche sono state decise dall’ITU in concerto con l’IETF
che sono due associazioni internazionali che si preoccupano di standardizzare le
specifiche delle varie tecnologie.
ATM è un tipo di connessione definibile a
"commutazione di pacchetto" ma anche "orientata alla
connessione".
Il significato della
commutazione di pacchetto è dato dal fatto che ogni
singola unità di dati è frammentata in singoli pacchetti che instradano
l’informazione all’interno della rete, per poi tornare ad essere unità di
dati una volta che arrivano a destinazione.
Invece il termine "orientata alla connessione" significa che
prima
che i pacchetti vengano trasmessi, avviene una comunicazione tra un host e
l’altro in modo da assicurare il percorso ai dati.
DMT
Discrete Multi Tone è una tecnologia che funziona dividendo in un alto
numero di sottocanali di uguale dimensione la banda disponibile. I canali sono
chiamati sottoportanti o anche sottocanali.